In sicilia c’è una ferrovia abbandonata che attraversa le dune di sabbia

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“Erano le 6,30 del 28 giugno 1964…sono stato sempre innamorato di treni, di orari, di coincidenze, di scambi, di stazioni ferroviarie ma soprattutto di paesaggi…”

Ponte sul Fiume Belice Ferrovia abbandonata Selinunte

Inizia così l’emozionante racconto di un viaggio ricordo di un giovane adolescente lungo l’antica ferrovia di Selinunte, una delle più affascinanti ferrovie abbandonate in Sicilia, ancora visitabili.
È possibile leggere il racconto completo sul sito www.siciliaintreno.org, dal quale abbiamo estratto la citazione.

cos’è la ferrovia abbandonata di Selinunte

Se siete in cerca di “luoghi fantasma” e itinerari insoliti in Sicilia, ecco un posto davvero affascinante. Stiamo parlando dell’antica linea ferroviaria Castelvetrano – Selinunte, in particolare del tratto nei pressi della foce del fiume Belice, sulla costa sud occidentale della provincia di Trapani. Tra le dune di sabbia di un’immensa spiaggia selvaggia rientrante nello spazio della Riserva Naturale del Fiume Belice e Dune Limitrofe corrono dei vecchi binari su cui ormai crescono solo piante e colorati fiori tipici della natura mediterranea.

È quel che rimane di una delle ferrovie siciliane dismesse, quella che collegava le città di Castelvetrano e Agrigento passando per Selinunte. Il luogo è avvolto da un fascino inconsueto, quel tipo di fascino che solo i luoghi abbandonati riescono a trasmettere.

Passeggiando lungo i silenziosi binari ombreggiati dagli eucalipti, si giunge ad un antico serbatoio dell’acqua costruito in tufo e oltre la curva che segue si apre alla vista lo spettacolare ponte rosso sul fiume Belice. Il ponte in ferro che attraversa la foce del fiume ha un colore rosso acceso dovuto all’ossidazione, la sua cromatura spicca sul verde della vegetazione circostante.

Giunti vicino al ponte il panorama raggiunge il massimo dello splendore: il fiume che attraversando le dune di sabbia della spiaggia scorre placido verso il Mediterraneo sfiora i giunchi che si estendono ai lati senza confini.

I binari della ferrovia abbandonata di Selinunte sono un luogo di forte ispirazione per gli appassionati di fotografia. Sicuramente da includere tra le mete ideali per i viaggi fotografici in Sicilia.

ferrovia di selinunte: come arrivare

L’antica ferrovia di Selinunte, come dicevamo, è racchiusa all’interno della riserva naturale del Belice e Dune Limitrofe, proprio dove si trova la foce del fiume, esattamente in “contrada Belice di Mare”.

Per raggiungerla vi suggeriamo di guardare la mappa qui sotto e seguire le indicazioni fornite di seguito. Nel luogo in cui arriverete ci sono i resti di quelli che una volta erano un casello e un passaggio a livello, adesso si trova proprio un punto di accesso alla riserva.

Dove si trova la Ferrovia di Selinunte? Guarda la mappa!
Attenzione: rispetto al punto indicato bisognerà procedere ancora circa 500 metri in direzione della “Casa Vacanze Marinella di Selinunte”.

Vicino ai binari che conducono allo scenografico ponte rosso, si trova una lunga passerella in legno che conduce fino al mare che bagna una spiaggia chilometrica in cui vivono alcune specie animali protette come la “Tartaruga Caretta Caretta” che proprio qui depone le uova. In direzione est si trova la località balneare di Portopalo di Menfi e ad ovest le spiagge di Selinunte con i suoi Templi visibili dal mare.

ferrovie dismesse sicilia occidentale: Curiosità e Storia

Questa antica linea ferroviaria, rientrante nel circuito delle Ferrovie Abbandonate d’Italia, linea ormai in disuso della Regione Sicilia, era un tempo parte del collegamento ferroviario Castelvetrano – Agrigento, un progetto che risale al lontano 1882.
Il primo tratto della ferrovia, che collegava Castelvetrano a Selinunte, di 13,112 km, entrava in esercizio 20 giugno 1910.

L’intera linea fu percorribile solo dal luglio 1923 con alcuni non trascurabili inconvenienti. Una volta giunti a Porto Empedocle, era obbligatorio il trasferimento sulla linea a scartamento ordinario se si voleva raggiungere la stazione di Girgenti, (dal 1927 Agrigento Bassa), che distava 5 km dal centro cittadino.

La Castelvetrano – Porto Empedocle, era disegnata in funzione del trasporto verso i porti d’imbarco del minerale di zolfo estratto nei bacini dell’interno, per cui risultava essere poco adatta al trasporto viaggiatori. Negli anni venne comunque utilizzata anche per il trasporto passeggeri, oltre che per il trasporto della legna e nel periodo della vendemmia a Menfi.

Il 31 dicembre 1985 fu l’ultimo giorno di vita dell’ultima linea a scartamento ridotto delle FS; il treno merci 59751 Castelvetrano – Sciacca, trainato dalla RD. 142.2002, percorse la linea per l’ultima volta.

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